Gianni Berengo Gardin

Dove
Factory Grisù
via Poledrelli 21
Ferrara
mappa

Quando
venerdì 29, sabato 30, domenica 31 marzo
venerdì 5, sabato 6, domenica 7 aprile
2019
dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Foto

© Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

Venezia e la Grandi Navi

‘Venezia e le Grandi Navi’ è il progetto di Gianni Berengo Gardin e propone fotografie realizzate tra 2013 e 2014. Ritraggono il quotidiano passaggio delle Grandi Navi da crociera nella laguna di Venezia, città a cui il Maestro è legato da una lunga e affettuosa frequentazione, che risale all’infanzia e che ha ispirato alcuni suoi importanti lavori.

Riaperture è onorata di ospitare a Ferrara questa mostra, per via dell’indubbio valore artistico delle fotografie, opera di uno dei più grandi fotografi italiani, ma anche perché esse costituiscono una testimonianza incontrovertibile dell’attualità veneziana, per molti aspetti problematica, che sta a cuore agli Italiani e al mondo intero, che guarda con sempre maggiore preoccupazione allo stato di salute di Venezia.

Le Grandi Navi sono la manifestazione più evidente, ma non unica, di un problema ben più ampio che interessa la città, soggetta da anni ad un flusso turistico crescente, insostenibile e ingovernato, che se da un lato costituisce una risorsa economica irrinunciabile per Venezia, dall’altro ne sta evidentemente compromettendo l’integrità e l’identità.

La mostra a Riaperture Photofestival Ferrara rappresenta l’occasione di accendere un dibattito sul tema dell’eccesso di turismo, che potenzialmente interessa altre città d’arte italiane come Firenze o Roma o monumenti come il Colosseo o Pompei, e di suscitare contributi autorevoli, italiani e stranieri, che possano mettere in campo idee e modelli di gestione e sviluppo sostenibili, alternativi e virtuosi, per il bene di Venezia.

Le Grandi Navi non sono il problema di Venezia, ma sono senza dubbio un problema – per la loro smisurata dimensione il più vistoso – che non può essere ridotto alla contrapposizione semplicistica tra un SI o un NO al loro passaggio, ma che richiede approfondimenti e dati, idee nuove e condivise e la contestualizzazione nel più ampio tema del turismo sostenibile, su cui Venezia, volente o nolente, può candidarsi a divenire un caso d’analisi e sperimentazione.

L’esposizione delle fotografie, anche nelle intenzioni dell’autore, intende documentare il passaggio delle Grandi Navi, senza suggerire alternative ad esso. L’implacabile bianco e nero delle fotografie di Gianni Berengo Gardin ha, come sempre nei suoi lavori, lo scopo di portare alla luce con occhio sensibile e critico i contrasti della realtà, della società, del paesaggio, rappresentati senza filtri o attenuazioni, nella loro cruda essenza.

Gianni Berengo Gardin non ha mai voluto essere definito un artista, la sua missione è sempre stata quella di documentare, di essere un testimone del proprio tempo e anche davanti a queste presenze anomale, abnormi ed estranee al panorama veneziano – le Grandi Navi -, il fotografo ha fatto quello che meglio sa fare: comunicare attraverso le sue fotografie. “Ero turbato soprattutto dall’inquinamento visivo. Vedere la mia Venezia distrutta nelle proporzioni e trasformata in un giocattolo, uno di quei suoi cloni in cartapesta come a Las Vegas mi turbava profondamente”.

Bio

Gianni Berengo Gardin nasce a Santa Margherita Ligure nel 1930 e inizia a occuparsi di fotografia a partire dal 1954. Dopo un lungo periodo a Venezia, si stabilisce a Milano, dove comincia la professione di fotografo. Collabora con numerose riviste tra cui Il Mondo di Mario Pannunzio e le maggiori testate giornalistiche italiane e straniere quali Epoca e Time. Principalmente si dedica alla realizzazione di libri fotografici, pubblicando oltre 250 volumi dai quali emerge soprattutto l’interesse per l’indagine sociale. Ha tenuto circa duecento mostre personali, sia in Italia che all’estero, tra cui le grandi antologiche di Arles (1987), di Milano (1990), di Losanna (1991), di Parigi (1990) e di New York alla Leica Gallery (1999). Nel 1972 la rivista Modern Photography lo ha inserito nella lista dei 32 maggiori fotografi al mondo. Oltre ai numerosi premi vinti, nel 2008, quale riconoscimento alla carriera, gli viene dedicato il prestigioso Lucie Award.

Crediti ritratto Gianni Berengo Gardin: @ Luca Nizzoli Toetti