Michel Butor. L’univers géopoétique

Michel Butor. L’univers géopoétique

presentazione con Isabella Bordoni e Emanuele De Donno / viaindustriae

Edizione Viaindustriae publishing / Foligno, coeditore Frigoriferi Milanesi / Milano.
Italiano/francese, 2017

domenica 7 aprile 2019
ore 11.30
Factory Grisù

Ingresso compreso nel biglietto del festival

Michel Butor. L’univers géopoétique (libro bilingue + DVD) raccoglie la memoria dei due progetti – “Entre littérature et art, le paysage véritable” “Michel Butor. L’opera giardino” – che hanno visto l’autore francese ospite in Italia nel 2012 e nel 2016, in incontri pubblici e con studenti. I testi presenti ricompongono, tra scrittura e oralità, un recital a più voci che oscilla tra experimentum linguae ed experimentum vocis, nel dar luogo della parola e della voce alla scrittura e alla lettura. Protagoniste di questo meccanismo creativo dei parlanti, sono, con le parole di Michel Butor, le parole di Mireille Calle-Gruber (curatrice delle “Oeuvres complètes di Michel Butor” 2006-2012) e Paolo Fabbri. Il testo comprende sei fotografie del 1950 da viaggi dello scrittore e l’allegato video-saggio “Entre littérature et art, le paysage véritable”, realizzato nel 2012 da Isabella Bordoni che firma anche la prefazione del libro.

In concomitanza con l’uscita del progetto editoriale, nel 2017, è stata anche curata la mostra “Escales visuelles. Michel Butor. L’univers géopoétique”, in collaborazione con Institut Français Milano e Frigoriferi Milanesi, presso la Galleria dell’Istituto francese a Milano. Mostra foto-letteraria con una selezione di rare e affascinanti immagini fotografiche di città realizzate da Michel Butor negli anni 1950 e 1960 e una sezione di fotografie realizzate dalla moglie Marie-Jo negli anni 2000, con testi autografi dell’Autore.

A Riaperture è presente in forma temporanea, durante la presentazione di domenica 7 aprile, una selezione di dodici fotografie di Michel Butor stampate postume.

Bio

Michel Butor (1926-2016) è stato scrittore, saggista, poeta. Ha partecipato alla definizione del genere del Nouveau Roman con La Modificazione (1957, Prix Renaudot), prima di sviluppare nuove forme narrative (Mobile, 1962). Durante gli anni ’60, ha abbracciato un percorso sperimentale e pubblicato diari di viaggio (Le Génie du lieu), storie oniriche, poesie e opere in collaborazione con pittori, musicisti e fotografi. Anche insegnante in Egitto, Manchester e Ginevra, Butor è stato un esploratore funambolico dei generi letterari e artistici, insignito di numerosi premi letterari (Gran Premio dell’Accademia di Francia, Prix Mallarmé, Gran Premio della SACEM). Tradotto e pubblicato in numerose lingue, il suo lavoro resta un esempio di rivelazione e svelamento del rapporto tra immagine e parola, sia nella storia dell’arte quanto nella contemporaneità, tanto che Butor rovescia, o meglio integra, la nota formula «ut pictura poesis» in «ut poesis pictura».

Isabella Bordoni (1962). Attiva nella scena delle arti elettroniche e in quelle poetiche e teatrali dalla metà degli anni ’80, abita e connette diversi ambiti delle arti e delle discipline. Parola, suono, immagine, arti performative, arte pubblica, sono linguaggi e ingranaggi che utilizza e dedica all’analisi del reale e alla costruzione/decostruzione di immaginari. Gli esiti di questo lavoro si muovono dal campo scenico a quello editoriale, radiofonico, urbano. Docente in contesti accademici (Laba/Rimini, Naba/Milano) e tutor in percorsi di formazione non convenzionali. Nel 2000 introduce i termini poetry.scapes e cittadinanza poetica per indicare con il proprio lavoro la creazione di ambienti sensibili e di processi inter-generativi tra arti, spazi, soggetti, culture, archivi della contemporaneità. Osserva i rapporti tra corpi e spazi, tra accadimento e documento, apre la propria ricerca alla riflessione poetica-politica su quali tempi e quali spazi di reciprocità intercorrono tra azione, documentazione, esperienza, creazione e riflessività, e su cosa il documento genera e situa nel mondo.

VIANDUSTRIAE è una associazione no-profit che sin dalla sua fondazione nel 2005 promuove progetti specifici di arte contemporanea in cui è primaria è l’istanza socio-culturale. Parte integrante dei programmi è la sezione editoriale, le pubblicazioni di vari formati che non seguono gli standard di una editoria canonica ma piuttosto le necessità e le specifiche di percorso, la verifica e l’accertamento in corso dell’azione culturale. Si tratta di una ricerca propedeutica e propellente la prassi creativa in cui il libro è l’archivio-laboratorio, l’intervento stimolatore, una forma artistica tradotta, la pubblicazione esperimento. Il catalogo generale raccoglie anche le sezioni dedicate alle archiviazioni bibliografiche tra cui emergono le pubblicazioni su tutti i libri d’artista di Sol LeWitt, le pubblicazioni di John Cage, la raccolta di libri da “amateur”di Richard Prince, l’antologia delle edizioni di Maurizio Nannucci, la recente l’operazione ricerca/mostra/libro sulla free press alternativa europea ed americana “Yes Yes Yes, alternative press, 66/77 from Provo to Punk”, che ha portato alla pubblicazione di un corposo volume che raccoglie più di 500 riviste della scena anni ’60/’70.