Il futuro ha un cuore antico

Il futuro ha un cuore antico

Luzzara, Un paese e l’eredità culturale di Cesare Zavattini

venerdì 29 marzo
ore 21.00
Factory Grisù

Ingresso compreso nel biglietto del festival

Aperitivo Hangar Birrerie

venerdì 29 marzo
ore 18.30
Factory Grisù

In concomitanza con l’apertura del festival anche Hangar riapre e trasforma dei vecchi garage dell’ex caserma dei Vigili del Fuoco in una birreria-ristorante.

Il futuro ha un cuore antico

Luzzara, Un paese e l’eredità culturale di Cesare Zavattini

«Mi ero accorto di non conoscere l’Italia se non attraverso dei libri o dei preconcetti, e mi pareva che un paziente inoltrarmi nei luoghi, nelle persone, negli interessi di tutta questa gente che aveva tante cose in comune con me, fosse il solo modo per cercare, goccia nel mare, di entrare nella storia»

Così, in una lettera ad un amico, Cesare Zavattini commenta la scelta di proporre ad Einaudi Italia mia: collana editoriale volta a descrivere l’Italia, il suo paesaggio, la sua gente attraverso l’innovativo accostamento di testi e fotografie. Il primo e unico volume viene intitolato Un paese (1955): Luzzara, sulle sponde del fiume Po, è il luogo dove Zavattini, che in questo piccolo centro della Bassa reggiana è nato, sceglie di portare il grande fotografo statunitense Paul Strand, accompagnato da sua moglie Hazel Kingsbury Strand, per realizzare il primo esempio di foto-libro italiano.
Questo viaggio fotografico e poetico, che unisce modernismo americano e neorealismo italiano, in un luogo apparentemente fuori dal tempo, abitato da persone comuni, rappresenta l’inizio di una lunga serie di eccezionali ritratti di Luzzara, che proprio in questo suo essere “un” paese della provincia italiana assurge a ricognizione sociale e antropologica dell’Italia intera.

Il 21 settembre 1967 venne inaugurata la Biblioteca Comunale “Cesare Zavattini” di Luzzara. Presieduta dal Sindaco Renato Bolondi, la serata aveva come ospite d’onore lo scrittore Mario Soldati, che nel suo diario, pubblicato in seguito con il titolo Lo specchio inclinato, annotò: “Sono andato ieri sera, giovedì 21 settembre, a Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, sulla riva del Po, per l’inaugurazione della Biblioteca Comunale intitolata a Cesare Zavattini. (…) La fedeltà di Zavattini a Luzzara è una cosa sola con la fede che Zavattini ha nella forza spirituale e, diciamo pure, religiosa, della cultura: ed è la base stessa della personalità di Zavattini, la sorgente della sua ispirazione artistica e della sua simpatia umana”.

E poi c’era ovviamente Zavattini, o César per i luzzaresi, che grazie alla donazione di numerosi suoi volumi è da considerarsi il vero e proprio fondatore della Biblioteca Comunale. Non un semplice conferimento una tantum, ma un vero progetto culturale durato anni: lasciti pregiati e primissime edizioni, migliaia di libri che per lui erano stati importanti e che voleva che la sua gente potesse avere la possibilità di leggere, quando a Luzzara altre erano le priorità e i libri erano un lusso per pochi.

Se è vero, come è stato scritto, che ogni futuro è un ritorno, il nostro futuro ha un cuore antico.

Il Centro Culturale Zavattini, erede della Biblioteca Comunale di Luzzara che ha da poco compiuto i suoi primi 50 anni, promuove dal 2015 un programma di iniziative, che se da una parte è un ennesimo omaggio a Za quale vulcanico promotore di una cultura aperta, gratuita, “per tutti”, dall’altra si propone di raccoglierne la lezione più viva: quell’essere vivo dentro e al di sopra della vita, quel consapevole schivare la contemplazione del trionfo, preferendo il rischio e la meraviglia della prova alla comoda immutabilità del monumento. Quel provare tutto, misurarsi col tutto era la sua esigenza, la sua necessità, per Zavattini era la vita, un modo di pensare, di guardare. Pensava con gli occhi, lui che arrivava prima, capiva in fretta e anticipava certezze future. E con quel suo sguardo acuto, giovane e antico ad un tempo, ha progettato le possibilità del nostro presente.

Luzzara rappresenta oggi un luogo in cui la memoria del patrimonio culturale del passato non smette di dialogare e suggerire stimoli e progetti fotografici di rinnovata qualità.
Un cantiere della creatività aperto sul futuro, grazie ai costanti sforzi da parte di Comune di Luzzara e Fondazione Un Paese, che ne gestisce le collezioni fotografiche e pittoriche, per valorizzare questo memorabile patrimonio artistico, costruendo nuovi percorsi, intessendo rapporti di collaborazione con chi partecipa al medesimo universo di interessi, garantendo un’offerta sensibile alle esigenze della contemporaneità e consapevole del valore insito nello sguardo sulla propria identità.

Simone Terzi Responsabile coordinamento attività culturali FONDAZIONE UN PAESE
Comune di Luzzara – Assessorato alla Cultura

Immagini concesse da ‘Fondazione Un Paese’

Bio

Simone Terzi (1973) vive e lavora a Luzzara, paese natale di Cesare Zavattini. Laureato in Lettere e Filosofia presso l’Università degli Studi di Parma, dal 2008 è il Responsabile di Fondazione Un Paese, ente istituito dal Comune di Luzzara per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Coordina le attività promosse dal Centro Culturale Zavattini, per il quale ha curato percorsi didattici, rassegne e pubblicazioni rivolti principalmente alla valorizzazione del patrimonio fotografico, pittorico e librario in esso conservato. Militante di Za, nei confronti del quale ha una servitù volontaria, si dedica da anni allo studio e alla diffusione della figura e dell’opera di Cesare Zavattini.