Francesca De Chirico

Quando
Tutti i weekend dal 10 settembre al 3 ottobre 2021
dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Autoritratto 2020

Il corpo è uno strumento con cui si percepisce il mondo esterno e si amplificano i segni del tempo, ma anche i segni degli affetti e delle distanze.
Il corpo è anche ciò che mostro agli altri, ciò che gli altri vedono.
Ma tra ciò che vedono e ciò che vogliono vedere che tipo di differenza c’è?
Ecco che si mostra la battaglia tra l’ideale e la caducità.
E mentre il corpo umano diviene rifugio per questo nuovo parassita ricordando all’uomo della sua fragilità, la Natura sembra riappropriarsi del suo tempio deturpato e contaminato. Parchi e piazze torneranno lentamente a prender vita tra occhi guardinghi e gesti d’amore imbarazzati, torneranno a corrispondere all’ideale estetico che ogni architettura urbana segue mentre i corpi vivono ancora una vita sospesa fra le resistenze fisiche e mentali: da questo tempo dilatato che scandaglia le malinconie e annebbia gli orizzonti, una buona dieta di esperienze porta ad una centratura di sé. È questo il punto da cui ripartire.
“Autoritratto 2020” è la visione intima di Francesca De Chirico sul periodo del lockdown causato dalla pandemia di Covid-19. La sua esperienza personale è il cuore di una ricerca visiva che indaga la quotidianità in bilico tra sedentarietà e solitudine.
L’immagine è tratta da una sequenza delicata e poetica dove il corpo rappresenta il filo conduttore di sentimenti contrastanti.
In che rapporto è il nostro corpo con l’ideale di corpo che alberga negli altri? In che rapporto è l’ideale estetico con un virus che ci rinchiude in casa? Perché è dal corpo che nasce l’esigenza di proteggersi dall’altro, dall’ambiente esterno e dalla possibilità di entrare in contatto con il male che continua a diffondersi in tutto il pianeta.
I segni sul corpo dell’autrice, ritratto come una Venere rinascimentale, rappresentano le ferite interiori dovute all’improvvisa e repentina frattura con la vita precedente.
Ecco allora che una serie di opposti ricompongono l’immaginario di una fase della nostra vita che ci ha permesso di guardare dentro noi stessi, che ci ha permesso di vivere il silenzio e l’isolamento come non avevamo mai fatto prima. Dentro e fuori, passato e presente, paura e speranza, intimità e socialità sono tutti aspetti complementari di un periodo che l’autrice trascorre alla ricerca di se stessa.

Bio

Francesca De Chirico (1995) è una fotografa pugliese.
L’autrice si forma presso la scuola di fotografia Fproject di Bari e collabora con Dith Studio. Francesca conduce ricerche personali legate ai temi dell’identità, sia collettiva che individuale, inseguendo la necessità di raccontare una visione altra della realtà. Punto di partenza sono le storie considerate “fuori luogo” che hanno l’audace compito di porre il lettore in uno stato di sospensione del giudizio. I suoi soggetti sono spesso persone che, come lei, cercano una collocazione nel mondo. Portrait of a Gender è il suo primo lavoro, un diario visivo che narra la storia di resilienza e trasformazione di una giovane ragazza transgender, progetto vincitore del Riaperture Festival nel 2017. Nel 2018 partecipa alla Masterclass a Varsavia indetta da Nikon-NOOR Academy tenuta da Nina Berman, Sebastian Liste e Tanya Habjouqa. Dal 2019 ad oggi cura la direzione artistica degli spot pubblicitari di Spore Soc. Coop. Le sue immagini sono state pubblicate su GUP magazine, FotoRoom, IL fotografo e Bloody Mary Magazine.