Michele Lapini

Quando
venerdì 25, sabato 26, domenica 27 settembre
venerdì 2, sabato 3, domenica 4 ottobre
2020
dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Prodotta grazie a:

A casa loro.
Ri-tratti di famiglia

“A casa loro, Ri-tratti di famiglia” è una narrazione fotografica realizzata da Michele Lapini in collaborazione con il progetto di accoglienza in famiglia Vesta attraverso la quale il fotografo ha potuto documentare la quotidianità delle famiglie che hanno aperto le proprie case e dei ragazzi che richiedono protezione nel nostro Paese.

Nell’arco di diversi mesi Lapini ha incontrato alcune delle famiglie e dei ragazzi accolti, entrando nella loro vita domestica e riuscendo così a restituire istanti sinceri di condivisione degli spazi e delle abitudini, oltre che delle relazioni che si sono costruite.

“L’idea da cui siamo partiti, in collaborazione con lo Staff del progetto di accoglienza in famiglia Vesta – ha spiegato il fotoreporter bolognese Michele Lapini – è stata quella di raccontare la quotidianità delle relazioni nate dall’accoglienza. Realtà che hanno dato dimostrazione concreta di come si possono aprire i propri spazi e tempi di vita a chi si mette in viaggio per cercare una nuova vita. Poi il progetto si è sviluppato grazie alla disponibilità e al coinvolgimento di chi è entrato nell’inquadratura, ha aperto le porte, scardinato luoghi comuni, abbracciato e condiviso. Di chi ha trovato casa lontano da casa, con coraggio, passione, determinazione e il sorriso sulle labbra”.

Bio

Michele Lapini è un fotografo freelance classe 83. Nato in Valdarno in Toscana ha studiato Economia dello Sviluppo e Cooperazione Internazionale prima a Firenze e poi a Bologna. Il suo lavoro fotografico si interseca con l’interesse verso le questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale. Ha lavorato in città come Londra, Barcellona, ed è uno dei fotografi del libro “Genuino Clandestino” uscito a marzo 2015 con TerraNuova Edizioni. Vive e lavora a Bologna, attualmente collabora con Eikon Studio coprendo la cronaca per Repubblica Bologna e collaborando con realtà sociali e culturali. I suoi lavori sono stati pubblicati su Internazionale, The Guardian, Vice, Le Monde Diplomatique, L’Espresso, Corriere della Sera, Repubblica.it ed altri.

Vesta e CIDAS

Vesta è un progetto di cultura sociale ideato e sviluppato dalla cooperativa CIDAS per dare agli enti pubblici, alle organizzazioni ed ai singoli l’opportunità di gestire in maniera partecipata e innovativa il cambiamento in atto nelle comunità, rispondendo ai bisogni di inclusione e valorizzando le risorse delle persone.
Dal 2016, uno staff di professionisti è al servizio dei cittadini che scelgono di partecipare in prima persona al sistema nazionale di accoglienza e costruire comunità sempre più integrate ed inclusive, accogliendo e affiancando titolari di protezione internazionale, minori stranieri non accompagnati e neomaggiorenni nel loro percorso di autonomia.
Lo staff di Vesta è formato da operatori sociali, psicologi, consulenti legali, mediatori linguistici e culturali di CIDAS con un’esperienza pluriennale nel campo dell’accoglienza e dell’integrazione di migranti e titolari di protezione internazionale, oltre che di minori stranieri non accompagnati. Lo staff assicura un costante contatto con i partecipanti al progetto per offrire tutto il supporto necessario.

Attraverso il portale progettovesta.com, si possono scegliere percorsi diversi, in base al tempo e alla disponibilità che i cittadini mettono a disposizione. Si può partecipare all’accoglienza in famiglia, ospitando in casa un giovane titolare di protezione internazionale, all’affiancamento famigliare, dedicando qualche ora del proprio tempo libero ad attività con i ragazzi che vivono in comunità per minori stranieri non accompagnati, alla tutela volontaria, assumendo la tutela legale di un minore straniero non accompagnato sul territorio nazionale italiano, all’affido di minori stranieri non accompagnati, garantendo ai giovani giunti in Italia senza riferimenti adulti, di crescere in un ambiente che soddisfi le loro esigenze educative ed affettive.
Oltre che nella creazione di reti relazionali, i partecipanti vengono coinvolti nella community on line, un luogo di incontro e scambio tra tutte le persone che partecipano al progetto.
I percorsi di Vesta rientrano nel Sistema nazionale per Titolari di Protezione Internazionale e per Minori Stranieri non accompagnati (SIPROIMI).
La cooperativa sociale CIDAS, che ha ideato e gestisce Vesta, opera dal 1979 per offrire servizi alla persona, orientati alla coesione sociale e alla riduzione delle discriminazioni. Gli oltre 1500 soci e lavoratori di CIDAS, il 74% dei quali sono donne, gestiscono servizi rivolti all’accoglienza ed integrazione dei migranti, operano nell’ambito della mediazione sociale e dell’inclusione lavorativa, si occupano di servizi socio-sanitari rivolti a persone anziane e con disabilità, attività educative per l’infanzia e l’adolescenza, forniscono trasporto sanitario. CIDAS è presente con i suoi servizi alla persona in Emilia – Romagna, Lombardia, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni ha a disposizione l’e-mail info@progettovesta.com, il sito www.progettovesta.com, e la pagina Facebook www.facebook.com/progettovesta.