Cristina Sartorello

Quando
Dal 7 al 29 maggio 2022
negli orari di apertura del locale

Dove
Hotel Carlton
piazza Sacrati
Ferrara

Sguardi da un altro mondo

Mi sono recata nel febbraio 2018 ad Oncesti, un piccolo paese della regione storica del Maramures, arrivando poi fino in Ucraina.
Il misto tra arcaico, desueto, kitsch e moderno, il pittoresco delle usanze antiche sopravvissute in alcune zone, lo spettacolo delle architetture a sagome diverse delle chiese e dei portali antichi in legno, che sono diventati patrimonio Unesco, delineano un mondo dalle diversità sorprendenti.
In questi villaggi rurali abitanti molto ospitali ti invitano nelle loro piccole case, ti mostrano le loro attività artigiane o il tempo della preghiera con rito ortodosso di anziane centenarie, che salmodiano la Bibbia in una religiosità mistica da noi inesistente. Le tradizioni locali sono il futuro, mentre i giovani sono accecati da un facile e falso consumismo, per cui tutto sta scomparendo.

Bio

Cristina Sartorello nasce come fotografa per caso, volendo inserire fotografie collegate agli articoli da lei scritti per il giornale Remweb.it e la rivista REM, della cui redazione fa parte. La necessità fotografica la spinge a partecipare a numerosi corsi, letture portfolio, a confrontarsi con fotografi storici quali Ferdinando Scianna, Mario Dondero, Pepi Merisio, Nino Migliori, Letizia Battaglia, Berengo Gardin che ha intervistato, ed altri di collettivi contemporanei, oltre ai curatori delle mostre, con una curiosità instancabile. Predilige la fotografia concettuale, il reportage di viaggio, specialmente nel ritratto ambientato, e la fotografia sociale. Ha partecipato a concorsi vincendo premi; ha esposto in mostre personali e collettive in Veneto ed in Emilia Romagna: Polesine Fotografia e Rovolon Fotografia, al circuito off di Bassano Fotografia e di Reggio Emilia Fotografia Europea. É iscritta a ”Il Punto Focale” a Vicenza ed alla FIAF.
Cristina Sartorello è terapista per disabili gravi con pluri handicap; il suo ultimo progetto “Da quando sono cieco vedo le cose più chiare” è un quaderno d’artista in collaborazione con una persona ipovedente grave, esposto alla mostra Frequentazioni 2020 con l’associazione fotografica Frequenze Visive.