Michele Smargiassi

È contemporanea la fotografia?

con Michele Smargiassi

sabato 6 aprile 2019
ore 16.30
Factory Grisù

Ingresso compreso nel biglietto del festival

Cosa significa l’aggettivo contemporaneo, riferito alla fotografia? La fotografia è sempre contemporanea? Probabilmente sì, ma non sempre è moderna. Attesa, cercata, esplosa nella modernità, ma anche ribelle, anacronistica, intrattabile, la fotografia ha spesso contraddetto le aspettative dei suoi contemporanei: che hanno costantemente cercato di metterle il guinzaglio.

Successe un secolo fa, nella grande disputa fra fotografi artisti e schiacciabottoni. Torna a succedere oggi, nell’ancora più grande e accanita battaglia sulla fotografia della condivisione. È ancora fotografia? E forse, chissà, non è mai stata così tanto fotografia come oggi?

Bio


Sono nato prevalentemente nel forlivese, verso la metà del secolo scorso. Sono laureato in Storia contemporanea
all’Università di Bologna con una tesi sulle cartoline illustrate. Ho lavorato a l’Unità, poi dal 1989 a la Repubblica. Mi occupo da trent’anni di fotografia e cultura visuale. Nel 2009 ho creato e ora gestisco il blog Fotocrazia. Oltre a testi per mostre, cataloghi, riviste e volumi altrui, ho scritto Un’autentica bugia. La fotografia, il vero, il falso, Contrasto, 2009); Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane (Dalai, 2011); il saggio La famiglia foto-genica per gli Einaudi (2004),
il saggio “Bugie dell’elocutio” nella raccolta Etica e fotografia (DeriveApprodi 2015). Faccio parte del direttivo della Sisf – Società Italiana di Studi di Fotografia, del comitato scientifico del Centro italiano per la fotografia d’autore di Bibbiena e del comitato scientifico della Fondazione Nino Migliori.