Francesco Faraci

Quando
Tutti i weekend dal 10 settembre al 3 ottobre 2021
dalle ore 10.00 alle ore 19.00

Jova Beach Party

Ho visto muoversi una città. No, non è un sogno, non può esserlo. Tutta quell’energia, quella musica, e le urla e gli striscioni e la sabbia. Tutta quella gente che si muove, che balla e si dimena liberando felicità e voglia di esserci da ogni poro della pelle non è un’invenzione. Cinquantamila, quarantamila, sono numeri. Varcata la porta d’ingresso alla città, quei cuori e quelle anime si trasformano in una e unica anima che obbedisce all’amore e a quella cosa “che viene dall’Africa e si chiama Musica.”
Uomini, donne, bambini, coppie, sposi e viandanti, tutti riuniti come una promessa davanti al mare, al Mediterraneo, che è madre padre fratello, nel tenue abbraccio di un sole che tramonta lungo la linea dell’orizzonte, che è di per sé un invito al superamento dei limiti, alla scoperta dell’ignoto. Come Ismaele sul Pequod o come l’attraversamento del Pacifico dal Sud America alla Polinesia dei sei marinai del Kon-Tiki, è sempre il mare a metterci davanti alle sfide più grandi, più difficili. Imprese che appaiono pazze, utopiche addirittura, per le quali bisogna essere folli il giusto per cavalcarle e renderle possibili, per arrivare a toccare terre e luoghi dove nessuno era mai arrivato.
Quest’estate, le spiagge di tutta Italia, da Nord a Sud, da Est a Ovest, esplodevano di vita. Rimini, Lignano Sabbiadoro, Castelvolturno, Barletta, Viareggio, solo per citarne alcune, testimoni partecipi di un grande rito collettivo, di una festa pazzesca e selvaggia portata avanti a suon di ritmo, di bassi e casse dritte, officiata da uno che di visioni se ne intende: Lorenzo “Jovanotti” Cherubini.
Il JOVA BEACH PARTY è quel posto dove il mondo intero si incontra, dove l’Africa, l’America Latina e il Reggae e il Rock ’n’ roll si fondono, annullando le differenze, stimolando i nostri istinti più veri, l’essenza del nostro essere umani. Ho guardato una marea di occhi che sembrava dire “ci siamo, ci stiamo dentro con tutta l’anima e tutto questo esserci è una grande figata”. Ascoltavo la gente, alla fine di ogni giornata, mi scrivevano amici, tutti dicendo la stessa medesima cosa: “Ho assistito a qualcosa di unico e irripetibile. Sono felice.”
La felicità. Credo che oggi in Italia, nel mondo, abbiamo un gran bisogno di questa felicità, di quegli attimi in cui ci pare di riuscire a spiegare le ali e volare il più in alto possibile. Così come abbiamo bisogno dei sogni, di credere che il futuro è lì a due passi e puoi allungare il braccio e prenderlo, di credere nella possibilità dell’uomo di evolversi e migliorarsi.
Per una giornata Lorenzo, e tutti gli ospiti che via via si sono succeduti, ci hanno fatto credere, e a ragione, che niente è impossibile, che si possono costruire nuove città, nuovi luoghi per stare insieme, per sentirci uniti senza differenze. Una nuova Atlantide, dove non c’è bianco e non c’è nero, ricco o povero, è lì appena un passo avanti a noi. Contenere, tenersi per mano. Questo è quello che serve.
Le facce pulite delle ragazze e dei ragazzi, delle donne e degli uomini che hanno condiviso questa esperienza lo dicono in modo chiaro. Da questa prospettiva ci si accorge che l’Italia è un paese meraviglioso, di una bellezza che lascia senza fiato, che in ogni modo si sforzano di deturpare, di imbruttire, ma la realtà è una, che non ci riusciranno, perché siamo un popolo che crede in un’idea di unità e di uguaglianza.

Bio

Francesco Faraci nasce a Palermo, in Sicilia, nel 1983. Dopo studi in Sociologia e antropologia scopre la fotografia come principale mezzo di espressione e inizia a girare l’isola, in lungo e in largo, alla ricerca di storie da raccontare.

Ha pubblicato con “The Guardian”, “Time Magazine”, “The Globe and Mail”, “La Repubblica”, “L’Espresso”, “Le Monde”, “Libération”, VICE.

Dopo tre anni di lavoro pubblica nel 2016 il suo primo libro “Malacarne-Kids come first”, A cura di Benedetta Donato e edito da Crowdbooks, un viaggio di tre anni dentro le estreme periferie della città viste attraverso i bambini. Riceve il secondo premio nella sezione libri fotografici al PX3 di Parigi e al MIFA di Mosca.

Nel 2017 pubblica il suo primo romanzo “Nella pelle sbagliata” edito da Leima Edizioni. pubblicazione, e tiene workshop in giro per l’Italia, collaborando con varie realtà. Nel 2019 parte in tour con Jovanotti e con il suo “Jova Beach Tour” per un libro sul viaggio in Italia a partire dai concerti dal titolo “Jova Beach Party: Cronache da una nuova era” pubblicato da Rizzoli.

Nel 2020 il suo progetto “Atlante Umano Siciliano” diventa un libro edito da EMUSE.
Nel 2021 collabora con Achille Lauro per il singolo “Solo Noi”, insieme descrivono le periferie romane. Le fotografie sono state proiettate in prima serata durante la sua partecipazione al Festival di Sanremo.